Il nostro Progetto in Africa Equatoriale

FINALITA’ PRIMARIA DEL PROGETTO HELP3 a partire dal 2014-2015

Mettere in grado il personale medico-infermieristico locale ( in alcune aree della TANZANIA e dell’ UGANDA) di accrescere le proprie conoscenze  in particolare sulla anemia a cellule falciformi (=sickle cell disease- SCD – , grave anemia legata ad un difetto nella sintesi della emoglobina e con una mortalità infantile del 90% quando non sottoposta a cura)  e di  lavorare autonomamente ottenendo  anche in  Africa per la SCD gli stessi buoni risultati conseguiti  con cure adeguate negli ultimi 10-20 anni nei paesi ad alto tenore economico

PERCHE’ CURARE  la SCD   FIN DALL’ETA’ PEDIATRICA

Tale patologia  è nota per essere la più frequente “anemia  ereditaria” nel mondo ma la  sua incidenza maggiore riguarda i Paesi dell’Africa subsahariana (vedi  Patologia che vogliamo curare nel settore “CHI SIAMO”). E’ stato stimato che la SCD sia  la terza patologia più diffusa in Africa (circa 20.000 i neonati con questa malattia ogni anno in Tanzania) , subito dopo l’infezione da HIV e  Malaria per le quali la mortalità infantile è scesa oggi in Africa sotto il 20% (dati OMS) grazie a cure adeguate.

Abbiamo concentrato la nostra attenzione  alla cura di  questa patologia in linea con le affermazioni dell’OMS e dell’Unesco (2006) che sottolineavano come obbligatoria la   diminuzione della mortalità infantile dovuta alle cosiddette patologie non trasmissibili (“non communicable diseases”) la più frequente delle quali è proprio la SCD dato che la sua incidenza è 10 volte superiore alle leucemie/tumori dell’età pediatrica.

CONTESTO e BENEFICIARI del PROGETTO (sino al 2017)

I primi contatti iniziati da parte del Dott. Uderzo nel 2014 nella zona di DODOMA ,capitale politica della  TANZANIA , sono proseguiti sino al 2017 in aree ad alta incidenza di SCD ( in particolare la regione  dell’Uganda  accanto al Lago Vittoria , dell’Ovest  Tanzania-città di Mwanza ed infine dell’Est Tanzania-città di Zanzibar) come descritto nel settore “TESTIMONIANZE” .

Scopi e modalità d’intervento del progetto HELP3  sono stati illustrati  al personale locale medico-infermieristico ma anche ad alcuni responsabili del Dipartimento del Ministero della Sanità per le “malattie non contagiose” ( in particolare la Dottoressa Mariam Kalomo a Dar Es Salaam ) e  del  Ministero della Sanità di Zanzibar .

CINQUE  gli Ospedali nei quali abbiamo voluto intervenire (uno in Uganda e quattro in Tanzania) aventi  in carico  in tutto circa 7000 bambini affetti da SCD  di cui solo  70 risultavano curati adeguatamente prima del nostro intervento (vedi Settore “I NOSTRI PROGETTI”)

**Beneficiari diretti dell’intervento diagnostico da parte di HELP3 : l’ospedale S. Gemma (Miyuji, Dodoma) e Mnazi Mmoja (Zanzibar) cui HELP3 ha donato gli  strumenti diagnostici standard per l’ACF  (Elettroforesi della Emoglobina)

**Beneficiari Diretti dell’intervento terapeutico  da parte di HELP3 :  250 pazienti con SCD in età pediatrica , qui specificati :

  1. In TANZANIA :

St. Gemma Hospital – Miyuji- DODOMA : 50 pazienti ; W. Bugando  Medical Center, University – MWANZA : 50 pazienti; Muhimbili University hospital ,Dar Es Salaam:  50 pazienti; Mnazi Mmoja referral hospital, Zanzibar :  50 pazienti

  1. In UGANDA : St. Mary’s Hospital-Lacor, GULU: 50 pazienti

STRATEGIA d’INTERVENTO  nel quadriennio  2018 – 2022

Considerando che alcuni degli Ospedali seguiti inizialmente si sono  fortunatamente autonomizzati nella cura della SCD , Help3 ha potuto concentrare il suo intervento sulle seguenti attività a favore di soli 3 Ospedali (BENJAMIN MKAPA H e St. GEMMA H in DODOMA e MNAZI MMOJA H in ZANZIBAR) in particolare con:

** Supporto professionale/scientifico per la formazione del personale sanitario “locale”  creando una metodologia di lavoro e di valutazione comune (Linee guida comuni, istituzione di un Registro dei  pazienti) mediante la partecipazione attiva da parte di personale medico-infermieristico di due Ospedali Universitari dell’Area Lombarda , l’Ospedale S. Gerardo di Monza, e l’Ospedale S. Raffaele di Milano , entrambi con  particolare competenza nell’ambito della cura di  malattie onco-ematologiche e del trapianto di cellule staminali emopoietiche.

** Supporto  continuo per l’acquisto del farmaco IDROSSIUREA  per un totale di  600 pazienti con SCD; la cura è essenziale per  migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita  di questi bambini

** Fornitura di un DATA BASE ON LINE  che consenta  l’ informatizzazione della cartella clinica per il Follow up dei pazienti

** Supporto per il potenziamento dei servizi della  banca del sangue e/o di laboratorio (per la diagnostica della SCD o altre patologie ematologiche dell’infanzia (Leucemie-Linfomi)

**  “Training”  a medici e infermieri “locali” tramite  videoconferenze ( TELEMEDICINA) per discussioni di casi clinici  o con  brevi “stages” (anche in Italia) per migliorare i risultati dell’assistenza e delle terapie.

** Avvio e realizzazione di un progetto per la“Start up” di un Centro trapianto di midollo osseo per ottenere la guarigione definitiva della SCD e di altre malattie ematologiche (Leucemie-Linfomi) presso l’Ospedale Governativo  BENJAMIN MKAPA Hospital di DODOMA

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